Disturbi del sonno e dell’alimentazione ,difficoltà nel controllo sfinterico, ritardi nelle tappe evolutive riguardano la vita mentale del bambino a cui occorre restituire significato psicologico. Il sintomo è, spesso, la modalità con cui il bambino segnala al genitore un suo disagio interno. Ciò che il bambino chiede, attraverso quel sintomo, è di essere aiutato a metabolizzare tale disagio. Esso ha, pertanto, una profonda valenza comunicativa. Talvolta essi sono legati, oltre che al mondo interno del bambino, a cambiamenti nell’assetto familiare (nascita dei fratellini, ingresso al nido o alla scuola materna) o conseguenti a malattie , separazioni, eventi traumatici. La consultazione, viene svolta attraverso colloqui con i genitori e sedute di gioco il bambino, diventa l’occasione per il recupero delle potenzialità del bambino e del riavvio delle funzioni genitoriali in quel momento in crisi. L’ attenzione psicoanalitica, pur non ignorando il problema specifico o il sintomo, guarda al bambino nel suo insieme, all’armonia o disarmonia del suo sviluppo affettivo e cognitivo, dei suoi processi maturativi, delle varie aree in cui si esprime la sua persona. Il progetto terapeutico psicoanalitico tiene conto del processo maturativo e di come il bambino lo sta o non lo sta affrontando, inoltre della disponibilità a comprendere ciò in modo più profondo da parte dei suoi genitori. Il progetto terapeutico ha lo scopo principale di aiutare il bambino a rispondere e a ricollocarsi adeguatamente nel percorso di crescita appropriato alla sua età.